Località: Faenza (RA)

L’illuminazione di uno showroom espositivo è sempre un tema abbastanza difficile da svolgere in quanto vengono messi a dura prova molti dei requisiti che un corpo illuminante dovrebbe avere: alto rendimento (rapporto lumen/watt), basso consumo energetico, versatilità di impiego, resa cromatica, grado di manutenzione e resistenza.

Nel caso specifico il tema si è arricchito di un progetto (seguito dall’architetto Claudio Valentino) che prevedeva molteplici possibilità di utilizzo degli spazi, dovendosi essi trasformare in pochi minuti in sala presentazione prodotti, luogo evento, breafing ed altro ancora.
Inoltre il materiale stesso, il gres porcellanato e i rivestimenti ceramici con finiture caratteristiche che possono spaziare da toni molto chiari semi lucidi al nero grafite opaco, sono superfici assai difficili da illuminare.

Dopo varie bozze preliminari con l’architetto si è giunti ad un layout che prevede dei binari trifasici sospesi con proiettori di varie tipologie di sorgenti; sono state miscelate infatti sorgenti a scarica e alogene. Su alcuni prodotti della gamma hanno dato ottimi risultati le lampadine Philips serie Elite, davvero valgono il loro costo elevato!
Le zone degli espositori estraibili sono state risolte invece con un l’impiego di proiettori, circa 6 corpi per ogni elemento espositivo: qui infatti bisogna considerare che i prodotti sono da illuminare da entrambi i lati, senza creare ombre e abbagliamento molesto. Per evitare quest’ultimo sono stati adoperati appositi filtri honey-comb.

Un ultimo aspetto da sottolineare: il nostro staff ha effettuato ben 5 interventi differenti prima di arrivare all’optimum nei posizionamenti e puntamenti dei proiettori.
Come nostra consuetudine è stato chiesto di essere affiancati in fase di installazione da personale addetto interno in modo da rendere del tutto autonoma la committenza nelle operazioni future di cambio allestimento.